Le chicche migliori riguardano il rapporto con le femmine o, meglio, il tentativo di ignorare che tali esseri esistono. Diciamo la verità, il tupi le tollera ma non sa bene che farci, non sono maschi e nemmeno hanno le ruote o un volante. A cosa servono, ordunque? Non fa nemmeno lo sforzo di ricordare i nomi delle compagne arrivate quest'anno che, poverette, oltre a essere femmine sono pure piccole (e senza ruote).
La situazione si fa poi delicata se subodora che qualcosa a suo parere è più da femmina che da maschio. L'altro giorno quasi non mangiava i biscotti appena sfornati perchè erano a forma di fiore! Per fortuna più della misogenia potè la merenda. Comunque ho dovuto dire addio allo stampino a fiore che mi piaceva tanto e sono pure stata apostrofata con un brutta mamma!
Ogni colore tendente al rosa è ovviamente bandito, con buona pace di quel libro tanto amato in gioventù (Dalla parte delle bambine). Qualche giorno fa ho perciò rischiato di ridere a crepapelle e far sfumare il mio alibi di ferro quando dalla cucina ho sentito questo scambio di battute mentre il tupi colorava con un amico: "E' vero che il rosa serve anche ai maschi?". Dopo profonda riflessione: "E vero... altrimenti come si fa a fare i bambini?".
Comunque a scanso di equivoci per i muffin che avevo in mente non ho usato frutta rosa o stampini fiorellosi per non essere nuovamente redarguita. Ho optato per un elegante viola mirtillo, ne' rosa ne' azzurro.
Cosa c'è di meglio in una umida domenica di autunno? Una tisana fumante e il sapore degli ultimi mirtilli decenti della stagione. Così ho rispolverato una vecchia ricetta, inventata e perfezionata tempo fa, per un impasto leggero a base di polpa di banana come dolcificante. Se cercate anche una versione più tradizionale dei muffin ai mirtilli potete guardare anche altre ricette di cucina.
Ingredienti per una dozzina di muffin
Ingredienti secchi
120 gr. di farina integrale di farro
150 gr. di farina 0
4 cucchiai di zucchero
di canna
4 cucchiaini di lievito vanigliato
un pizzico di sale
Ingredienti liquidi
1 grossa banana
100 ml di yogurt bianco di capra
80 ml di latte
1 uovo intero
3 cucchiai di olio di semi di
mais
175 gr di mirtilli freschi
Per la crema (dosi per quattro muffin)
120 di ricotta
3 cucchiai di sciroppo d'acero
Lavate i mirtilli, scolateli il meglio possibile senza romperli, infarinateli leggermente e metteteli da parte. Preparate quindi in due ciotole separate gli ingredienti secchi e quelli liquidi.
Mischiate le farine e il lievito vanigliato e setacciateli insieme. Aggiungete un pizzico di sale e lo zucchero di canna. Mischiate il tutto e mettetelo da parte. Frullate la banana aggiungendo gradatamente tre cucchiai di latte fino a ottenere un composto molto morbido. In un'altra ciotola sbattete l'uovo e, mischiando bene fra loro gli ingredienti, versate lo yogurt, la banana, l'olio di semi di mais e il latte.
Riscaldate il forno a 180 gradi e preparate la vostra teglia per muffin con dei pirottini di carta (soluzione migliore rispetto a imburrare e infarinare per le caratteristiche di questo impasto). Rovesciate quindi gli ingredienti liquidi su quelli secchi e mischiate velocemente amalgamando l'impasto in maniera grosolana (non è una torta, basta che non si vedano tracce di farina vagante...). Aggiunegete per ultimi i mirtilli mescolando rigorosamente a mano e molto delicatamente, pena ottenere muffin alla marmellata.
Aiutandovi con due cucchiaini riempite per tre quarti i pirottini. Attenzione che, come dice il tupi, se l'impasto vi scende un po' troppo di lato nel pirottino, il muffin fa la birba e si capotta. Infornate la vostra teglia a 180 gradi per 20-25 minuti (dipende dal vostro forno).
Questi muffin non sono molto dolci, perciò se non li trovate di vostro gusto provate ad aggiungere ancora un paio di cucchiai di zucchero di canna all'impasto. A noi andavano bene così perchè ne volevamo alcuni nature e altri da decorare con la cremina di ricotta che vedete nelle foto. Se la gradite, basta lavorare al frullatore la ricotta con il succo d'acero e decorare i muffin con una siringa per dolci. Se vi ho ingolosito, passate a raccontarmelo!