mercoledì 7 luglio 2010

Ciao nonni
(ovvero la torta moretto)


La cascina dei nonni è ruspante. Cingolo e pasta lavamani, polvere e ragni, camicie a quadri e legna da spaccare. Qui tutto mi ricorda che la terra è bassa e lavorare sporca e stanca. Arrivo con le mie velleità da milanese tutta bio per smontare pezzo a pezzo le miei abitudini. Non faccio caso alle formiche che invadono il lavello. Inutile lavare le mani al tupi tutte le volte che accarezza Bilù, un attimo dopo è pronto a risporcarsele con Riki e Teddy. E se vedo un topo che cerca di entrare non salto sulla sedia ma brandisco la scopa per invitarlo caldamente a capire chi comanda.

Tutti ballano al ritmo del tupi. Cocchi: e nel piatto arrivano ulteriori gnocchi al pomodoro. Nonno toc, nonna toc: e si va fuori a spaccar la legna col bimbetto seduto su un ceppo tutto ammirato. Quillo quillo: e si corre a vedere la gabbia dei conigli. Mamma papà quillo: e la nonna gli offre da accarezzare uno degli ultimi nati. Cocò cocò: e via a liberare le galline e raccogliere le uova.

L'ultima attrazione di questo luna park campagnard è la bacinella del bucato, di cui vi lascio testimonianza fotografica.



Dopo un'ora di salti e spruzzi, ci è venuta fame. Cosa mangiare? Ma la torta moretto di nonna Lalela e della nonna bis, quella che mi faceva da bambina la mia mamma e di cui parlavo qui. Al tupi cerco di dare solo la parte bianca, ma da quando all'asilo ha assaggiato il budino al cioccolato la lotta è diventata impari.


Alla sera, stanco morto, ha pronunciato per la prima volta la fatidica frase Ciao nonni! prima di salire le scale per tuffarsi nel lettino. A volte mi chiedo come ho fatto a partorire un figlio così ruffiano.

Torta moretto

farina OO: 4oo gr
burro o burro chiarificato: 100 gr
zucchero: 2oo gr (ma voglio provare anche con meno)
uova: 2 intere
latte: mezzo bicchiere (all'occorrenza)
cioccolato fondente: 150 gr
vaniglia in polvere: mezzo cucchiaino
lievito per dolci o cremor tartaro: 1 bustina
sale: una presa


Tagliate a pezzetti il burro e fatelo ammorbidire a bagnomaria, lasciandolo raffreddare prima di aggiungerlo all'impasto. Fate sciogliere nello stesso modo anche il cioccolato fondente. Imburrate la tortiera che intendete usare e preriscaldate il forno a 180 gradi.

In una terrina sbattete quindi le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca a spumosa. Unite il burro ammorbidito e raffreddato. Aggiungete quindi la farina con un setaccio e la presa di sale. Se il composto risulta troppo duro unite poco alla volta il latte.

Unite il lievito con un setaccio e, dopo averlo amalgamato al resto degli ingredienti, dividete in due parti l'impasto. A una aggiungete il cioccolato fuso e lasciato intiepidire, nell'altra invece mettete il mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia. Versate i due composti nella tortiera (la mia mamma faceva un bel ciambellone) in modo che si mischino da soli, senza girare col cucchiaio, altrimenti si amalgamano troppo.
Infornate a 180 gradi per 30-35 minuti. Una volta fredda si può anche congelare.

Ho visto che in rete ci sono molte e diverse ricette per questo dolce. Non so quale sia l'originale e non ho più la materna ricetta. Mi piacerebbe però sapere se qualcuno ricorda dov'è apparsa la prima volta. Su un giornale? Su una bustina di lievito?

6 commenti:

  1. Bellissimo! Sembra di essere lì con voi!
    Un abbraccio e a presto!

    RispondiElimina
  2. Ciao Silvia! In campagna non riuscirei a vivere sempre, ma mi ricarica le batterie. Il mio ideale sarebbe avere due case.

    RispondiElimina
  3. Da dove venga questo dolce non lo so proprio. La prima volta che l'ho mangiato era a casa di una mia amica ed erano gli anni 60. Lo preparava la sua mamma e lo chiamava "torta variegata"
    Da allora lo faccio almeno una volta all'anno, e continuo a chiamarlo "torta variegata" eheheheh!
    Baciotti ;)

    RispondiElimina
  4. Grazie Eli, penso che sia un classico di ogni cucina, con varianti personali. A me piace molto e mi ricorda la mia mamma. Io mi appostavo per pulire con il cucchiaio il fondo dell'impasto.

    RispondiElimina
  5. Ah, ecco perché a casa non rispondevi! Adesso sei tornata o ti colleghi ancora da là?

    RispondiElimina
  6. Anche io facevo sempre il bagno nella bacinella di mia nonna quand'ero piccolina ;) era uno spasso!
    Mi piace il tuo blog, da oggi ti seguirò volentieri.
    Ciao! Meg

    RispondiElimina

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin