Certe amicizie vorresti tenertele strette strette, legarle, placcarle stile rugby per non farle allontanare. Contro ogni razionalità e alla faccia di ogni buon senso, vorresti impedire loro di andarsene e godertele a fuoco lento, finché il baule delle chiacchiere messe da parte e colmo fino all'orlo non risuoni vuoto.
La fantomatica fuga dei cervelli ha fatto una vittima anche fra i miei rapporti più intimi e preziosi. Ogni tanto mi riassale la malinconia, pensando a come era bello chiamarsi per il caffè e potersi vedere senza dover prendere l'aereo. Per fortuna altri rapporti nascono o migliorano. E scaldano il cuore, in questa vita che fa mille giri e a volte ti porta dove non vorresti andare.
Allordunque eccovi un post doppio, binario come la vita, bianco e nero come questa esistenza, in cui ogni giorno cerchiamo di guidar sfidando la nostra latina sors. Per metterci davanti l'aggettivo giusto.
Haggis!
Dalla Scozia la mia amica lontana mi ha portato questo salsicciotto a base di orzo e lenticchie, la versione vegetariana dell'Haggis scozzese, piatto per highlander che da carnivora non avrei avuto il coraggio nemmeno di odorare. Come da tradizione, l'ho servito con due porzioni di puré, uno di rutabaga (turnip, da cui neep, portatami sempre dalla Scozia) e uno di patate (tatties). La rutabaga è piaciuta così tanto al tupilotto che dovrò vedere se da qualche parte la ritrovo.
Brunch al Blue Note!
Fra una febbre e l'altra siamo riusciti a incrociare il destino dei termometri di casa Lucciole e Lanterne, facendo incontrare tutti i nanerottoli in questo locale che ci piace tanto per la sua musica.
I bambini si sono divertiti un mondo, e noi anche. Il locale forniva animazione e spazio per i più piccoli. E così il tupi, dopo aver ben mangiato e ben bevuto, si è dato alla perlustrazione del luogo per ogni dove. Era proprio un omino buffo.
Il brunch era passabile, anche se era un misto fra una colazione continentale molto ricca e un grande aperitivo con molto di preconfezionato. La musica non è quella della notte, ma è stata piacevole. Piccolo neo: di fasciatoio in bagno neanche l'ombra, ma spero che provvederanno, visto che il brunch è un'iniziativa che hanno inserito da poco e non si aspettavano che diventasse un evento per famiglie. Verificheremo al prossimo giro.
Nota a margine: il cambio del pannolino del tupilotto è spesso avvenuto in luoghi fortuiti e posizioni da nappiessutra, cose che voi umani potete a stento immaginare. Nel locale abbiamo però varcato un nuovo confine: il cambio sui divanetti vicino a qualcuno che pranzava... Era l'unico posto disponibile!
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Ciao Carissima! Leggo un po' di malinconia nel tuo post...dai, forza, gli amici veri si portano nel cuore e poi con skype ormai sembra di avere tutti più vicini, (mio fratello si è trasferito in un'altra regione ormai 6 anni fa!).
RispondiEliminaComunque mi sorprendi sempre, questo non lo conoscevo: Haggis vegetariano! Devo farlo vedere a mio fratello (vegetariano convinto!)
Buone feste e a presto!
Eh no, mia cara, sei ancora una dilettante ;-)
RispondiEliminaIo dico sempre che la lista dei luoghi strani dove ho cambiato i miei figli è molto più lunga dei posti in cui ho fatto l'amore e soprattutto molto più varia!
L'ultima mercoledì, al Muscolo di Grano (abbiamo mangiato molto bene!), dove Ettore è stato cambiato di fianco a una mia compagna di danza che si truccava per lo spettacolo. Lui era tutto contento di vedere donne discinte intorno a lui, le donne discinte un po' meno di beneficiare dei suoi effluvi...
Silvia, un pochetto solo :-) La faccio passare in fretta, la malinconia, non preoccuparti. L'haggis vegetariano in Italia non l'ho mai visto, ma in Scozia lo trovi nei negozi di prodotti naturali e in molti pub come alternativa per chi non mangia carne. Ha un sapore molto speziato e qualche olio che di solito non uso, ma una volta tanto si può fare!
RispondiEliminaLanterna, la gara è ancora aperta ;-) E poi tu nei hai due di nanerottoli, sei avvantaggiata :-)
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RispondiEliminagli addii sono sempre difficili, cara isa
RispondiEliminavedrai che un po' di nostalgia ti passerà, o perlomeno ci farai l'abitudine... come ha scritto silvia, c'è sempre skype e sono sicura che vi penserete lo stesso, anche se lontani(/e?) :)
la ricetta mi incuriosisce tantissimo, e la nota a margine mi ha fatto morire dal ridere! il tupi colpisce ancora e miete vittime :P
bacioni, auguri!
*
Tartina :-) Grazie. La nostalgia per certe amicizie lontane non mi passa da sola, anche con skype, anche con tutti gli ammenicoli tecnologici per sentirsi più vicini. In realtà più passa il tempo e più la sento perchè mi rendo conto che le scelte fatte stanno diventando definitive. Comunque passa in fretta perchè voglio che sia così :-)
RispondiEliminaIl tupi ringrazia per le tue attenzioni!
Su forza!! leggo e ti capisco molto molto bene...
RispondiEliminaIo prendo un cafferino con te vuoi? Ciao!
Grazie cara, un cafferino fa sempre piacere :-)
RispondiEliminacome ti capiamo isa, per fortuna ci sono amicizie nuove che un pò mitigano la malinconia... e a tal proposito ti ricordo che abbiamo una pizza in cartone in ballo .-D un abbraccio e auguri in ritardo
RispondiEliminaTappano! Il cartone è sempre in caldo per voi :-) Ci sentiamo prossimamente. Incrociamo i termometri!
RispondiEliminaCiao Isa,
RispondiEliminaanche io ho visto tanti amici andare all'estero, mais c'est la vie! E come dici tu la malinconia ce la facciamo passare :))
Interessante questo Haggis! Proverò a cercare la ricetta.
Un bacione!
Eli, se la trovi passamela! Io l'ho mangiato solo in Scozia, ma in effetti potrebbe essere una buona alternativa al cotechino natalizio. Grazie di essere passata :-)
RispondiEliminaSulla gara di posti strani in cui abbiam cambiato la BambinaGrande non penso di avere rivali :-) tre su tutti: il bagagliaio della macchina (vuoto ovviamente), il passeggino non reclinabile tenuto reclinato dal MaritoFintoForzuto e pure per terra nell'androne di uno stabilimento balneare chiuso (ovviamente lei non stava direttamente per terra ma avevamo messo un telo igienico!)
RispondiEliminaE ehm, cos'è il purè di rutabaga? cioè è una verdura, un legume? un seme?
Grazie e scusa l'ignoranza
p.s. speriamo di riuscire a vederci prima o poi, che tra tutte 'ste malattie non se ne esce (puntavo di chiamarti per vederci prima di natale ma siamo stati male, uff)
Cara Elena!
RispondiEliminaIl prima di Natale come il capodanno ce li siamo saltati, visto che il maritozzo, causa malanni assortiti, girava per casa con una copertina rossa sulle spalle che era meglio di superman e un cappellino di lana in testa che superpippo gli faceva un baffo. Perciò non preoccuparti, abbiamo tempo di recuperare :-)
La rutabaga è una rapa dal sapore che mi è piaciuto molto perchè particolarmente delicato. Peccato che in Italia non la trovo, almeno nei miei soliti giri, ma se la vedo te lo dico. E magari te la cucino pure.
L'Haggis l'ho provato anche io non molto tempo fa e mi è piaciuto tanto...da riprovare!
RispondiEliminaAiuolik ciao! Dove l'hai provato? In ITalia o in Scozia?
RispondiEliminaIl cambio del pannolino!
RispondiEliminaormai un ricordo, anche se non molto lontano, solo da giugno scorso...
però che ricordi , in particolare il cambio del pannolino rimanendo in piedi ..trucchi da tramandare!
Detto fatto, qui c'è una ricetta di Haggis vegetariano, è un po' lunga e per ora non ho il tempo di farla, ma prossimamente ci proverò!
RispondiEliminahttp://www.veg-world.com/recipes/haggis.htm
Un bacione!
grazie eli! molto interessante
RispondiEliminaCiao Isa, non ti sento da un po' e spero che tutto proceda per il meglio dalle tue parti. Ho letto vari tuoi commenti affettuosi sul mio blog, ma in questo periodo sono stata impegnatissima e ti risponderò nei prossimi giorni. Spero che tu abbia trascorso delle vacanze serene. Un bacio al tupilotto.
RispondiEliminaA presto
Sabrine
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RispondiEliminaIsa? Viva? Tutto bene? Sono venuta a trovarti per sapere come stai e per invitarti a partecipare a una raccolta un po' strampalata di ricette tratte dal Manuale di Nonna Papera (hai presente quanto mi sta a cuore il tema "in cucina con i bambini", no?...). Se ce la fai fatti sentire, ci terrei tanto che ci fossi anche tu...
RispondiEliminaUn saluto affettuoso
Sabrine
Eccomi Sabrine, viva e vegeta, solo tanticchia biscottata. Avevo letto il post di fretta e mi ripromettevo di tornare. Questa raccolta mi sembra una splendida idea e ho già mobilitato la famiglia per cercarmelo perchè non l'ho portato qui a Milano. Spero proprio di trovarlo perchè era un po' che anch'io ci pensavo. Non ti prometto niente ma spero proprio di avere il tempo di partecipare alla raccolta. Lascio il commento anche da te. Bisous
RispondiEliminaCiao.. sono approdato pure io al tuo blog.. complimenti.. davvero..
RispondiEliminaMi sono aggiunto ai sostenitori.. passa a trovarmi anche tu nel mio se ti va.. e se ti piace aggiungiti ai miei sostenitori...Mi farebbe piacere..
Buona cucina..
Matteo
ah, quel salsicciotto veg! me lo sto guardando con bramosia da almeno 2 minuti
RispondiEliminaDott. Dulcamara, ma grazie della visita! Un po' in ritardo, sorry. Il salsicciotto in effetti non era niente niente male. Anche il tuo Robinson comunque sembra proprio appetitoso.
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