mercoledì 16 settembre 2009

Tupilotto's top ten


Assente forzata dal blog, stasera ho dribblato con grazia la pila di panni da stirare, scartando poi rapidamente la bacinella dei pannolini da stendere, per arrivare al computer con un sorrisone 100 carati e neanche il benchè minimo rimorso della casalinga (madre snaturata che fa gattonare il suo pargolo sui pavimenti sporchi...).

La settimana scorsa è cominciato l'inserimento al nido. Complice il quinto dentino che sta per tagliare, il rapporto quasi esclusivo con me negli ultim mesi causa parenti e amici lontanucci e, soprattutto, il suo carattere piuttosto riservato, il tupi è affetto da una mammite acuta così evidente che la sua maestra mi ha consigliato di rallentare i ritmi. E' la prima volta da quando è nato che mi scorno con "il bambino immaginario" di cui altre mamme parlano, the first time che mi trovo ad affrontare quel gap, che prima poi salta fuori, fra come ci si immagina e si vorrebbe il proprio bambino e come lui realmente è. Per natura sono estroversa e con i timidi ho un rapporto di amoro e odio. Il maritozzo invece è un timidone, oltre che tipico piemontese riservato. Il nostro virgulto ha preso il mio viso e il suo carattere.

Per non cominciare la litania dei confronti con gli altri bimbi che accettano più volentieri l'asilo e farmi perciò prendere dall'ansia, mi sono messa a pensare a tutte le nuove trovate del momento che mi fanno impazzire. Così è nata codesta baby compilation.

1) il sorrisone che mi fa quando gli passa la stizza del risveglio

2) la copoccetta sporgente fra il computer e me quando guardo il monitor e non lui

3) la manina che muove il cucchiano sonante nella tazza del cappuccino

4) i piedini che cominciano a muovere i primi passi

5) i riccioli che si riformano dopo il primo taglio di capelli

6) la testolina che si piega compiaciuta sul vasino per verificare la produzione

7) il ditino che punta i primi giochi di cui riconosce il nome (la balena di pezza)

8) i giochi sul letto al mattino quando tutto allegro saluta il suo papà (il cucù dietro la schiena)

9) tutto l mio bimbo che si spatascia sulla spalla quando vuole le coccole (cioè ogni tre secondi)

10) la boccuccia di rosa che si apre vorace per mangiare con il cucchiaino ancora a 10 cm

Fuori concorso, ma ecceziunale veramente il sorrisone corteggiatore che fa alla maestra prima di abbarbicarsi alla mamma se lei accenna a prenderlo in braccio.

N.B post scritto a una sola mano perchè il tupi trova requie solo sulla materna spalla.

10 commenti:

  1. Che forte il piccolo tupi!!! :-)
    Daniela
    www.icoltellodibanajs.blogspot.com

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  2. Cuore di mamma! :)))))
    Non preoccuparti dei pavimenti sporchi, rinforzano le difese immunitarie :DDDDD
    Un bacio!

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  3. Quanto lo capisco il discorso del GAP, io che mi ero fatta l'idea della bambina con le calzette a righe che sta per mano bella tranquilla e mi son ritrovata un Mostro ipercinetico!
    Però ad un certo punto un po' si avvicinano a come li avresti voluti, non temere!! (ehm, io la prima volta che sono andata in giro con la bambina per mano ho avuto il magone tutto il tempo :-P)

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  4. Grazie care, devo dire che sono abbastanza tranquilla, ci metterà il tempo necessario ad abituarsi e poi andrà come un treno. Poi oggi all'asilo, al posto del solito gruppo in cui lui solo piangeva, c'erano altri bimbi frignolosi e mi sono consolata con il mal comune!

    Elena, dai che il mostro è carinissimo!

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  5. Sono queste le cose che mi preoccupano nel metter al mondo una creatura! però in fondo sono problemi grassi...me lo confermate vero?!!??

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  6. Ciao. Che bello questo post, mi ha riportato indietro di qualche anno (... e diciamo qualche) e mi sono immedesimata in te. L'inserimento al nido è il primo vero distacco dalla mamma ed è naturale, fisiologico che un bimbo vi si opponga. Bisogna solo accompagnarlo in questo paassaggio (e scoprirete insieme quanti altri ce ne saranno, e quanto avrà bisogno di te) che prima o poi deve avvenire. Adesso è così piccolo, e ti sempbrerà impossibile, ma il senso del percorso educativo è rendere quell'esserino - un giorno - un uomo adulto e consapevole, autonomo, in grado di stare da solo al mondo. Penso che insegnare ai propri figli ad essere autonomi sia il più bel regalo che possiamo far loro. Un compito arduo e difficilissimo ma che, credi, sarà di grandissima soddisfazione. Perchè i figli, quei nostri figli che tanto amiamo, non ci appartengono.
    Saluti al Tupilotto...
    P.S.: grazie per il sostegno al mio blog. A presto

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  7. Lisette, tranquilla... si sopravvive si sfanno un frignottino e si spatasciano sulla tua spalla che è troppo bello!

    Grazie Sabrine, parole bellissime le tue. E' una grande soddisfazione vederlo "conquistare" il mondo piano piano. Con tutti i panini che ho trovato nel tuo blog non ho resistito... Per ora la panificazione folle per me è un voglio ma non posso, ma sogno la pasta madre...

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  8. Che bello leggere dei suoi sorrisi!mi manca così tanto....

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  9. Non so cosa sia meglio: se avere una figlia che al primo giorno di asilo ti dice di andar via e se ne va una settimana dagli zii senza un plissé oppure una sanguigna creatura che soffre della tua mancanza come ogni piccolo mammifero che si rispetti.
    Dal pdv pratico, la prima di sicuro. Dal pdv dell'autostima, la seconda! ;-)

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  10. Concordo Lanterna :-) Le maestre oggi mi hanno detto che un modo per farlo stare buono c'è: dargli da mangiare... Mio papà era piegato in due dal ridere. Alla fine dell'inserimento sarà grassissimo!

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