lunedì 11 maggio 2009

Gnocchi al pesto di aglio orsino


Giornate piene. Di sole, di rose fiorite nel giardino, di sorrisi del tupilotto e di nuove mossette. Anche di lavori domestici, ma questi non interessano molto a me e figuriamoci a voi :-). Fra qualche giorno ci spostiamo una settimana in campagna dai nonni per fare compagnia alla nonna bis che ha fatto un grosso patapumfete. Ma scriveremo spero anche da lì, visto che c'è un collegamento più veloce di quello che abbiamo ora a Milano.

Il tupi ha scoperto l'altalena in ben due versioni di sedile e pare apprezzare molto. Quindi io sono entrata nel tunnel della mamma che per ore e ore dondola il pargoletto.

Fra le altre novità l'estrema allegria post prandiale. Mentre quando ha fame il cucciolo ringhia di brutto (e chi l'ha sentito live sa che non è un modo di dire...), dopo pranzo è garrulo come un usignolo ed esprime il meglio delle proprie cordicine vocali! Ormai sta seduto bene da solo sia per terra, sia sul seggiolone sia nel box, posizionato sul balcone così prende il fresco. Last but not least una mossettina che fa con le spalle insaccandole tutte vicino al collo e avvicinando le manine con il pollice chiuso. E' troppo buffo!

Ma passiamo alla ricetta! E' un po' che staziona lì fra i prossimi post e ora è il momento giusto.

Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi

1 kg di patate
250 gr di farina di frumento
100 gr di farina di riso

Per il pesto

40 gr di caprino (opzionale)
75 gr di aglio orsino
8 noci
3 cucchiai di evo
sale qb

Cominciate con il pesto, se preparato con qualche ora di anticipo è ancora più saporito. Basta frullare tutto. Oppure se non avete tupilotti esercitatevi con il mortaio. Anche la versione vegan senza formaggio è molto buona, l'ho provata aggiungendo un filo d'olio e una noce in più a testa.

Fate cuocere bene le patate (anche al vapore vengono bene). Preparate le farine in una terrina, meglio se setacciate. Con lo schiacciapatate passate le patate e unitele alla farina. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo e della morbidezza desiderata. Io non uso uovo e i miei gnocchi risultano belli solidi perchè altrimenti il maritozzo me li denigra, ma se vi piacciono più morbidi mettete meno farina di frumento.

Lasciate raffreddare, prendete poco impasto per volta, formate dei salamotti di pasta e tagliateli a tocchetti della grandezza desiderata. Potete tagliarli piccoli e tenerli così oppure un po' più grandi e passarli in una grattugia, su una forchetta o sull'apposito attrezzo per formare le tradizionali righe raccogli sugo.

Una volta pronti, cuoceteli in abbondante acqua salata e scolateli subito con la schiumarola man mano che tornano a galla.

Sono piaciuti anche al nonno P. che dalla notte dei tempi storce il naso ai miei esperimenti.

Aggiornamento del 12.05: se volete andare per aglio orsino fatevi un giretto da stelladisale che lo ha trovato nei boschi dalle sue parti. Ha fatto delle splendide foto alle foglie e ai fiori, un minicorso di botanica insomma. Adesso è il periodo ideale perché è fiorito e non si rischia di confonderlo con il mughetto che cotto è tossico. I fiori dell'aglio orsino invece si mettono nel pesto, rendendone più deciso il sapore.

13 commenti:

  1. L'aglio orsino te lo fai mandare sempre da loro? Magari ne chiedo un po' anch'io per la prossima biocesta (quella tra due giovedì), se ne hanno ancora.

    RispondiElimina
  2. ehm, eccomi alla mia domanda da ignorantella: cos'è l'"evo"?
    baci al tupilotto! La prossima volta che ci vediamo al parco allora piazziamo i bimbi su due altalene vicine, così possiamo chiacchierare tranquille :-)

    RispondiElimina
  3. Umhhh....Dev'essere buono ma visto che sto eliminando i formaggi starebbe bene del silk tofu al posto del caprino secondo te?...

    RispondiElimina
  4. ° Lanternina...io ho chiesto di mandarmelo finchè ne hanno... La settimana scorsa non c'era vedremo domaani!

    ° Elena dai che così lu iosserva il mostro! E' interessatissimo agli altri bambini ora.

    ° Spighetta, il silk tofu va benissimo, spesso lo uso anch'io. Comunque puoi fare il pesto anche senza nè tofu nè formaggio, giusto con le foglie.

    RispondiElimina
  5. Elena,dimenticavo: l'evo è l'olio extravergine di oliva, niente che non trovi come al solito insomma :-)

    RispondiElimina
  6. Il pesto! Gioia infinita.... il fatto poi che siano uniti a gnocchi così ben fatti, vorrei approfondire i commenti fatti da nonno p. perchè secondo meritano !!!

    RispondiElimina
  7. Adoro sperimentare con il pesto!
    Noi lo facciamo rigorosamente in casa e ogni volta proviamo ingredienti!

    Di solito finisce che per i nostri nanetti, si scola la pasta e si aggiunge un filo di olio perchè non si fidano... poi ci mangiano il nostro piatto e noi il loro :-D

    RispondiElimina
  8. Ciao Isa, le patate le sbucci prima o dopo? io lo farei anche prima cosi' evito di ustionarmi le mani..ma non ho mai osato perchè tutte le ricette dicono di bollire le patate con la buccia..buoni con la farina di riso,credo che rimangano piu' leggeri.provero'..

    RispondiElimina
  9. ° pyondy... si cle cula roba lì è la madre di tutti i commenti...poi si passa alla critica del singolo ingrediente... Le falafel sono l'unico piatto approvato in toto negli anni. Sull'aceto balsamico ancora non riesco a fargli passare l'idea che nell'insalata non è male. Sugli gnocchi era distratto dal nipotino e per farli abbiamo persino ritardato l'orario sacrosanto del pasto (per lui la mezza, per noi quando arriva arriva...)

    ° tappano, poveri.... ma quindi il pesto non velo godete mai? :-) Dai che crescono in fretta...

    ° Lisette, io le patate le ho sbucciate prima e cotte al vapore con il forno al microonde... non sara haute cuisine ma mi sembra siano venuti... Che dire, le patate erano anche belle morbide, le ho solo cotte di più di quando le faccio in insalata.

    RispondiElimina
  10. ah, buono a sapersi, allora lo faccio anche io.grazie!!bonne nuit..

    RispondiElimina
  11. Ciao, se vai nel mio blog c'è una sorpresa per te!!

    RispondiElimina
  12. L'aglio orsino è fantastico. L'hai raccolto o comprato?

    RispondiElimina
  13. Magari lavessi raccolto Yari! Mi è arrivato con la biocesta. Dopo che stella di sale lo haavvistato nellabergamasca, lo sto cercando in collina (basso Piemonte), ma nessuno lo conosce qui. Dovrò andare a vedere al parco di Monza...E' davverotroppo buono

    RispondiElimina

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin