martedì 17 febbraio 2009

Cronaca di una torta poco annunciata

Lo giuro. Sono partita con le migliori intenzioni. Basta con le torte improvvisate che devo incrociare le dita sperando che lievitino bene. Basta con gli impasti a occhio che poi strabordano dalla teglia e mi tocca anche pulire il forno.

Ho preso un ricettario e l'ho sfogliato con la dovuta attenzione. Ho scelto la torta che faceva per me, senza burro e senza zucchero per allenarmi a una cucina adatta al piccoletto. Ho preso il mio bravo fogliettino di carta riciclata per l'elenco della spesa e ci ho appuntato diligentemente: arance non trattate, 4 uova. Bambino nel passeggino, ho puntato dritta e sicura verso il supermercato.

La vita tuttavia scombina a volte i nostri piani e la sorte non favorisce i nostri amati progetti. Arrivata al banco della frutta ho subito avuto la certezza che non era cosa. Un'unica retina disponibile di arance bio. Le poverette mi guardavano con un'aria così macilenta e depressa che ho deciso di non interrompere la loro agonia spostandole dallo scaffale dove si erano arenate. I limoni bio vanno benissimo, mi sono detta. E in qualche modo la farò ingurgitare anche al maritozzo che notoriamente odia il gusto del suddetto agrume.

Tutta pimpante torno a casa pronta ad allineare gli ingredienti sul tavolo e a sfoderare la frusta elettrica. Ma è ora di pranzo sia per i grandi che per i piccoli e il mio progetto culinario slitta pericolosamente fino alle 14:00. Allarme tempo limite per fare, sfornare e lasciar raffreddare il dolcino prima che arrivino le tre amicice in visita al tupilotto alle ore 16:00.

Ok, ce la posso ancora fare. Sgusciare le mandorle. Son di un fetuso incredibile! Arrivata a 50 gr decido: i pinoli vanno benissimo! Sbattere le uovo con lo zucchero ... Come con lo zucchero??? Rileggo gli ingredienti e lo zucchero non c'è. GRRRRRR. Già odio i refusi di stampa, figuriamoci poi nelle ricette!

Comunque sono adattabile, penso mentendo spudoratamente a me stessa e cercando di calcolare una dose verosimile per lo zucchero. 100 grammi vanno benissimo, anche perché di più non ne ho e non ne voglio comunque mettere.

Sbatto finalmente le uova, aggiungo gli altri ingredienti e inforno. Che bella soddisfazione veder lievitare il frutto delle proprie fatiche! Peccato però che faccia quella gobba enorme solo da una parte peggio dello zio Fester... Sigh... Non è molto presentabile alle amicice per il the e non ho nemmeno il solito pacchetto di biscottini di scorta perché il bambino piangeva e son dovuta uscire anzitempo dal super.

Ormai i giochi sono fatti. Tanto vale aspettare e vedere come va a finire. Le amicice arrivano. La torta si raffredda e .... sorpresa... la gobba magicamente scompare. Con un po' di zucchero a velo copri magagne la torta fa anche la sua porca figura.

Al prossimo post per la ricetta!

4 commenti:

  1. E nonostante tutto ciò era buonissima, e io in qualità di amicicia ne spolverai la mia parte in pochi secondi. Promossa.

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  2. Grazie Deco ... menti proprio come un'amicicia vera...

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  3. non è una menzogna, la torta era squisita e pure bella!

    Marta

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  4. ;-) se lo dice un'altra superstite allora sarà vero...

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