Cosa non fa un po' di sole. Non so a voi, ma a me riempie il cuore e la giornata. Mi spolvera e mi lucida, mi toglie quella patina di stanchezza che porta a rimandare al domani impegni, svaghi e pensieri. E così oggi mi concedo di tornare qui, come si torna al tavolino preferito del nostro bar all'aperto appena le sedie non sono più bagnate di pioggia. Torno qui, scusandomi del mio lungo silenzio letargico, in questo spazio di pensiero siderale e au meme temps così reale e umano.
Ritorno svagata e felice. Perchè? Perchè ieri ho trovato una gonna della mia taglia alla faccia di tutti gli stilisti che non hanno capito che, se scrivono 48 su un capo, dovrebbe salire almeno fino alla vita e non fermarsi invece a metà coscia. Perchè andando a comprare il lievito di birra dal fornaio ho avuto la faccia tosta di chiedere se mi vendeva anche del malto in polvere da panettiere. Lo cercavo da tempo e ho incrociato le dita. Ha storto il naso, io sono arrossita fino alla punta dei capelli, ma alla fine me ne sono andata con un bel sacchetto che mi durerà almeno finchè non trovo il coraggio di ritornarci. Perchè stamattina il tupi mi ha abbracciato forte forte e non si staccava più. E una volta di più ho pensato che si può essere tanto felici anche senza il bunga bunga.
E allora via, di lievito e farina, a festeggiare la felicità. Che forma ha assunto nel mio forno stavolta? Quella dei panini all'uvetta di Sabrine, naturalmente. Non vedevo l'ora di provarli! E' bello desiderare tanto qualcosa, lo rende ancora più appetitoso. Grazie Sabrine, stamattina ho apparecchiato pensando a te, fitto fitto.
Non vi riscrivo la ricetta, la trovate QUI non potrei far di meglio. Ma se volete proprio sapere cos'è successo nella mia cucina, prima e dopo, vi accontento.
L'impasto è un vero blob appiccicoso e irrequieto, di quelli che ti vien voglia di aprire il secchiello dell'umido e che non se ne parli più. Dopo una decina di minuti tuttavia si lascia domare e concede grosse soddisfazioni.
I panini hanno quindi fatto bella mostrà di sè sulla tavola della nostra colazione domenicale. Il tupi non si voleva alzare, ma come al solito sono bastate due magiche paroline ben assestate. Li mangio tutti io i panini, allora. Non se lo è fatto ripetere due volte e, scegliendo accuratamente le uvette prima di calar deciso di denti, ha sentenziato Buoni questi panini, li ha fatti Sabrina?
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Bentornataaaa!
RispondiEliminaHai ragione, basta poco per essere felici!
Ad esempio, un bel morso a questi panini, ma scommetto che sono già finiti!
Buona settimana!
Metà pappati e metà surgelati , cara Eli, per essere felici anche quando il tempo stringe :-)
RispondiEliminadevon esser buonissimi!! anche a me il sole mette di buon umore sai? ^_^
RispondiEliminaIn effetti danno una certa soddisfazione, Erica! Speriamo che torni ancora il sole nei prossimi giorni.
RispondiEliminasi il sole è magia e ti fa pensare al futuro....bello rileggerti....ci prendiamo un altro caffè a quel tavolo? un bacione
RispondiEliminaVolentieri Lo, quando vuoi! ;-)
RispondiEliminascusa l'ignoranza, ma il malto in polvere da panettiere, a che serve ? è lo stesso usare il malto liquido ?
RispondiEliminaCiao Estrella,
RispondiEliminaa quello che so per la panificazione casalinga non dovrebbe esserci differenza fra malto in polvere e malto liquido, ma avevo una ricetta con anche quello in polvere ed ero curiosa. Il mio panettiere poi mi ha detto che dà in bel colore al pane. Non l'ho ancora provato, vedremo se ha ragione!
Che forte il Tupi! Scaramanticamente, aspetto di aver terminato tutti gli impegni per invitarti, ma ho tanta voglia di vedervi!
RispondiEliminaAnche noi Lanterna abbiamo voglia di vedervi! Ci sentiamo presto. Incrocio le dita per te.
RispondiEliminaL'indomabile blob appiccicoso ha colpito dritto dritto: al cuore, cara Isa. Perché quel "grazie" colorato, tra lego e macchinine, ci resterà per sempre: incastonato come una pietra preziosa. Davvero non so come potrei ringraziarti: per la freschezza, la spontaneità di quel che hai scritto, per il modo che hai scelto di fotografare i panini... e soprattutto per quella frase in chiusura che mi ha gonfiato il petto d'orgoglio. E mi ha fatto spuntare un luccicone...
RispondiEliminaUn forte abbraccio, con affetto (posso permettermi?)
Sabrine
PS: biscotti in arrivo per bambini e non solo...
Cara Sabrine, sono contenta che il nostro grazie fotografico ti sia piaciuto. Noi ci siamo divertiti tanto con questi panini: a farli, a mangiarli, a fotografarli. Li ho preparati la sera prima, dicendo al tupi che la ricetta era di Sabrina e glieli ho anche mostrati sul tuo blog. Così il giorno dopo era ben preparato. Per cui a buon diritto puoi permetterti tutto l'affetto, contraccambiato, che vuoi. Ti è arrivata la mail con la foto? Ho la posta che ogni tanto fa le bizze.
RispondiEliminaCara Isa, finalmente trovo la foto: o meglio una sua citazione. 634 mail in casella (8 giorni fuori casa...), ma nessuna foto tua. Adesso sono curiosa... curiosissima... impasti a quattro mani? Nell'attesa, un caro saluto al tupilotto in Porsche
RispondiEliminaS.