sabato 17 luglio 2010

And what about Chillo?
(ovvero le foto di Alessio Di Leo)

L'afa attanaglia, il termometro non arresta la sua vertiginosa salita. A taparelle abbassate il tupi sgambetta casa casa come mammà l'ha fatto. L'aria condizionata si accende solo in previsione del ritorno serale del maritozzo che, sebben millanti geni napoletani, sopporta la calura come uno svedese, mentre io - forse di lontane origini finlandesi? - preferisco farmi la mia sauna quotidiana.

Oggi niente ricetta, pardon, qui si vive di insalate, polpette di patate e verdure, centrifugati di frutta e tentativi di insalate fredde di cereali. Che buone son buone, ma il tupi se magna con chirurgica precisione solo la gruviera e i pezzettini di wurstel di soya e la mamma tutto il resto.

Nello studio si accumulano i bagagli, lunedì si parte per Bressanone, soggiorno oltre i 1000 metri sul livello del mare, su richesta tassativa del mio nordic husband. Ci saranno le mucche, troveremo i pony, ma soprattutto vivremo a stretto contatto con il Chillo.

Da quando la nonna Lalela gli ha fatto accarezzare i coniglietti, coup de foudre, ogni giorno bisogna cercare su Internet le foto del Chillo. Appena mi siedo al computer sento una vocina parlante con malcelata insistenza. Chillo! Chillo! Mi si arrampica in grembo e via, a navigar su Google. E così siamo arrivati a questo bel sito di fotografia di Alessio Di Leo, su cui torniamo spesso per ammirare le immagini delle varie sezioni. Con il suo permesso vi mostro alcune foto che dobbiamo guardare quelle dieci volte cotidie:

Il Chillo


Tutta verde
(la raganella)



L'ululone


E questo che mai sarà?
Ma ovvio: un cucchiaino!
(girino di rana italica)

(foto di Alessio Dileo)

E che si fa quando il piccoletto è stufo di fotografie? Si va su Youtube a cercare filmati di rally. Macchine crash è infatti la prima frase in anglo-tupilottese risuonata per la nostra dimora. Oggi si è sorbito 40 minuti di filmati, con tanto di ciotolina di uvetta che si sbafafa a mo' di pop corn e fragoroso applauso nei momenti di massimo pathos. Sarà normale per un bambino a cui non abbiamo ancora fatto vedere cartoni animati? Non saprei, ma vi saluto a modo suo: Ciao ciao macchine!

4 commenti:

  1. Autocommento per tener memoria di altre cose buffe:

    - il marrone è il colore del leone. Dunque se si disegna col pastello di tale colore bisogna ruggire.

    - il tupi si aggira per casa con una molletta in mano. Cerca di mordermi il posteriore facendo il verso del lupo mannaro e mimandone gli artigli. Come si fa a non spanciarsi dalle risate?

    - mentre mangia fa finta di darmi qualche pezzettino e poi se lo mette in bocca con la faccia da birba. E se gli domando "Ma allora mi fai lo scherzetto?" mi rispinde " Ti ti" tutto contento.

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  2. Che tenero è! Noi invece ci sfiniamo di video di Bregovic, tant'è che il 24, se tutto va bene, saremo a Sant'Olcese (GE) a vedere il suo concerto con tutta la famiglia in batteria.

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  3. Conigli e motori? In genere le passioni che si dimostrano di avere da piccoli rimangono. Quelle di mio figlio erano dinosauri e disegno. I dinosauri sono stati archiviati, il disegno no, tant'è che ne ha fatto il suo lavoro.
    E Tupilotto? avrà una fattoria o farà il corridore di Rally? ;)

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  4. Evviva il chillo, allora! Buone vacanze altoatesine!

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