sabato 7 febbraio 2009

A conti fatti

A conti fatti, prima di postare delle vere ricette, devo proprio spendere due parole di presentazione al riguardo del maritozzo onnivoro. Senza di lui, diciamocelo francamente, la mia cucina sarebbe molto diversa.

Dopo lunga e attenta riflessione sono giunta alle attuali conclusioni.

La mia cucina avrebbe:

  • la caffettiera sempre girata ergonomicamente sul gas per essere ben afferrata e quindi non rovesciare caffè e orzo dappertutto che poi me lo devo pulire io
  • i mestoli neri sempre allineati con i mestoli neri e non tutti arruffati insieme a quelli di acciaio quando svuota lui la lavastoviglie
  • molte più calamite da spolverare a tema “dolci e dessert” attaccate a cappa e frigo senza la minaccia costante di una passatina di napalm
  • molti più dolci veri e propri stipati ovunque perché visto che c'è lui a mangiarne troppi almeno un po' mi vergogno
  • il succo di limone in abbondanza che me lo sgama anche se cerco di mascherarne il gusto e lo tollera soltanto nell'hummus di ceci.

La mia cucina non avrebbe:

  • il pastone latte-cereali mattutino che se sopravvive un fiocco croccante infierisce subito col cucchiaio per annegarlo definitivamente
  • surgelati vari e assortiti perché erano in super offerta al supermercato e vuoi mica lasciarti sfuggire l'occasione di riempirti il carrello come nei telefilm americani
  • un mezzo quintale di fagioli borlotti in dispensa in tutte le loro forme e formati disponibili anche per sfamare le generazioni a venire
  • peperoncini di colori e misure varie e assortite che occhio quando cucina lui a quanto ne mette perché poi il pezzo intero arriva sicuramente nella tua porzione
  • la ciabatta randagia sotto al tavolo che non la ritrova mai e ti tocca anche cercargliela casa casa se no gira due giorni a piedi nudi.

Però, tutto sommato, è meglio se il maritozzo me lo tengo. Chi si presterebbe altrimenti al primo fatidico assaggio delle mie ricette da apprendista stregone?

3 commenti:

  1. nooo il cereale mollo noooooo
    scioglie anche i biscotti?

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  2. Riflessioni sacrosante! Anche da noi è la stessa cosa. Io poi faccio ancora più fatica a chiamarla "mia" la cucina...nonostante le innumerevoli ore passate ai fornelli. Questo perché quando lui vuole cucinare le cose devono essere dove se le aspetta (ovvero dove lui ha deciso che è logico siano).
    Anzi devono balzargli incontro sennò non le vede e poi dice che gliele nascondo! Baci Michela

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  3. Caro Simone, rscirebbe a scioglierci anche il fritto misto alla piemontese ...

    :((

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