Che ne dite, c'è da fidarsi? Stavolta è arrivata davvero la primavera o sta solo facendo la piaciona in attesa del prossimo temporale? Forse che sì forse che no, ho comprato le fioriere per il nostro balcone. Indi, tupi al seguito, ieri sono andata al vivaio a procurarmi verbene e surfinie.
La parola vivaio è piaciuta al patatone, ma ancor di più si è prodigato sul termine ini, diminutivo dal significato universale interpretabile in tali circostanze come sinonimo tupilottese di fiorellini. Con il suddetto esserino plus la bimba cinquenne dei vicini come valida manodopera specializzata in travasi, abbiamo piantato le due colorate vaschette che oggi mi hanno salutato al rientro dal lavoro. E mi si è aperto il cuore... almeno finchè non mi sono accorta che il maritozzo non aveva rimesso a posto la card della macchina fotografica. E così non posso mostrarvi il pargolo in tutto il suo sano sporco splendore mentre con la manina paffuta lancia il terriccio nei vasi.
Per farmi perdonare vi lascio il mio ultimo pane e qualche nuovo termine da aggiungere al frasario tupilottese-italiano:
- zio-Lina: il papà è andato in America dallo zio Antonio perchè si è sposata sua figlia Lina;
-nonna-chilli-cocò: la nonna mi ha portato dai conigli e ho visto anche le galline
- ti, ti, ti: risposta equivalente a sì per la domanda Vuoi un pezzo di pane?
- telle-nonna-gù: le tagliatelle della nonna con il ragù (di tempeh)
-tondo: facciamo il girotondo
-lollo: bavagliolo (nell'accezione di mettimi il bavagliolo che non ci vedo più dalla fame)
-pappo-tappo: il coperchio della pentola
-nina: la pentolina preferita (col senso di sbrigati a lavarla che mi serve per giocare)
-nino none nonno: il nonno ha messo il passeggino sul balcone
-nono mamma nonno papà: la mamma telefona al papà col telefono del nonno perchè come al solito si è dimenticata il cellulare
Pane preventivo
Chiamasi preventivo quel pane impastato, e soprattutto sbattuto sul piano da lavoro a tutta forza, prima di andare al lavoro in giornata potenzialmente passibile di enorme nirbuso. Scarica la tensione e permette di non impastare allo stesso modo nessun altro essere appartenente al genere umano.
farina integrale di grano tenero 250 gr
farina di kamut 250 gr
pasta madre 250 gr
acqua tiepida 300 ml
malto d'orzo 1 cucchiaino
sale 2 cucchiaini rasi
Intiepidite l'acqua e scioglietevi il cucchiano di malto d'orzo. Quindi, in una terrina, sciogliete la pasta madre nell'acqua. Miscelate le farine e unitele alla madre sciolta nell'acqua aiutandovi con un setaccio.
Cominciate a impastare con il cucchiaio. Quando l'impasto comincia a essere solido unite il sale e rovesciate sul piano da lavoro, impastando per una decina di minuti. L'impasto deve restare morbido e facilmente lavorabile, quindi se occorre aggiungete un cucchiaio d'acqua alla volta fino ad arrivare alla consistenza desiderata.
Formate un pagnotta, infarinatela e riponetela in uno strofinaccio da cucina pulito, chiudendola bene all'interno. Lasciate riposare in forno spento per sei ore. Al termine della lievitazione, riscaldate il forno a 220 gradi e disponete la pagnotta su una leccarda coperta di carta da forno. Con la forbice fate dei tagli sulla superficie. Quando il forno è pronto, cuocete a 220 gradi per 40 minuti o finché il fondo del pane non risuona a vuoto se battuto con le nocche delle dita.
Questo pane, come tutte le ricette nate dalla mia testolina bislacca, è altamente perfettibile, quindi se lo provate o se avete osservazioni da fare parlate ora e anche nei giorni a venire. Ringrazio Sabrine d'Aubergine e Lo per gli spunti che mi hanno dato con i loro ultimi post.
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L'idea del pane preventivo mi ha fatto sorridere, mi sa che in futuro la terrò a mente =D Primavera *_* anche se quì c'è un venticello inquietante -_-
RispondiEliminaCey, benvenuta! Il pane preventivo ha funzionato sia su di me sia sugli altri. Oggi invece dei lupi che mi aspettavo erano tutti agnelli :-)
RispondiEliminaahahaha spettacolare! Ma nella descrizione non c'è la fase dello sbattacchiamento!!! Anche io ho bisogno di scaricare i nervi :D
RispondiEliminaio impasto sempre dopo per sfogarmi, devo provare il pane preventivo, magari aiuta!! :):)
RispondiEliminaRaidne, mancava solo un urlo da banzai e salto della tigre finale :-)
RispondiEliminaAlem, prova, arrivi a qualsiasi appuntamento in pace col mondo ;-) E se quando torni nonostante tutto sei arrabbiata cuoci il pane e il profumo te la fa passare
che bella lingua il tupilottese! aspettiamo altri termini a breve per arricchire il nostro vocabolario..che bel balconcino con vista sul verde che hai! buona settimana!
RispondiEliminaLisette cara, dopo la trilogia pae, mae, cae (pane, gatto, cane), il tupi negli ultimi dieci giorni si è scatenato sul piano del linguaggio e ripete molte delle parole che diciamo. E' un periodo molto divertente e affascinante. In più si è messo a riconoscere le nostre macchine per strada, anche a distanze notevoli. E mi fa ridere visto che io riconosco giusto tre modelli di automobile! Il balconcino con vista giochi è uno dei motivi che ci hanno spinto a comprare questa casa! A presto
RispondiEliminaUH! Che bello sembra un riccio!
RispondiEliminaQualche giorno fa sono passata da Porta venezia e ho scoperto in una Porta, che esiste l'associazione panificatori italiana, che dici ci iscriviamo come panettiere giornaliere?
sì sì Chiara andiamo, contro lo stress della vita moderna. La crosta a riccio era molto buona.
RispondiEliminaIo invece ieri, che ero bella pacifica come un pascià, mi sono presa un nervoso per aver bruciato una focaccia... evidentemente ero troppo rilassata!
RispondiEliminapovera Lanterna! Dai riprova (e magari portamene un pezzetto :-)
RispondiEliminaveramente appetitosa!
RispondiEliminacomplimenti
ciao
ma grazie Giusy!
RispondiEliminabellissime le surfinie!! Le adoro lilla!!
RispondiEliminaIl pane sembra ottimo, soprattutto simpatica la ricettina!! Basta sfogare un po' di rabia ed la lagnotta è pronta!!! :-) A presto
Grazie per il tuo passaggio dalle mie parti!
grazie, questo pane ormai [ un ricordo ma almeno mi [ rimasta una foto!
RispondiEliminaBelli i tagli - un po' da "mi-sfogo-sull'impasto-per-evitare-di-inforbiciare-qualcuno-in-ufficio"! ;-) Ehi, e a quando la ricetta delle telle-nonna-gù?
RispondiEliminaChe bei fiori, ma vedo anche dei giochi in giardino dove portare il tuo piccolotto in queste belle giornate (era ora!)
RispondiEliminaIl pane riccio ha proprio un bell'aspetto :9
Ciao, a presto ;)
Yari, sui tagli non ci avevo pensato! Ma in effetti è servito anche quello, non ho sforbiciato nessun essere vivente!
RispondiEliminaEli, ci facciamo delle gran giocate in questi giorni, soprattutto sulla din don (altalena) che ormai ha creato nel tupi una vera dipendenza! E quando la vede dal balcone non ti dico...
cara carissima scusami il ritardo...ho litigato con un aspirapolvere che per vendetta mi ha tolto l'adsl....hai fatto un pane meraviglioso...allegro solo a guardarlo! un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Lo! Spero tu abbia domato aspirapolvere e adsl! A presto
RispondiEliminaFantastico il pane preventivo!!! E la forma è stupenda :-)
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